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Alcuni farmaci usati per curare il diabete tipo 2

Le varie forme di diabete presenti, come Diabete Mellitto Tipo1, Diabete Tipo2, LADA ed altre forme ancora, hanno posto da sempre una grande domanda di conoscenze delle cause e dei fattori che scatenano la malattia, una richiesta di approntare metodi di cura efficaci che allunghino la speranza di vita e garantiscano una qualità di vita quanti migliore possibile.
In un articolo precedente abbiamo mostrato le varie insuline presenti sul mercato che la biotecnologia ci permette di sintetizzare.
Secondo la Società Italiana di diabetologia ci sono varie forme di diabete:

Il diabete è una malattia molto complessa in quanto è un contenitore di molteplici sindromi cliniche. Di fatto si tratta di malattie diverse accomunate dal fatto che la glicemia è alta.
Le principali varietà di diabete sono le seguenti:

diabete tipo 1 (detto anche insulino-dipendente)
diabete tipo 2 (detto anche non-insulino-dipendente)
diabete gestazionale
diabete monogenico (es. MODY, maturity-onset diabetes of the young)
diabete secondario ad altra patologia (es. malattia del pancreas) o farmaci (es cortisone)

diabete tipo 2
Sul Diabete 2 si può leggere:

Il diabete tipo 2 si sviluppa, nell’arco di molti anni, per un deficit di produzione di insulina che però non è mai tanto grave come quello presente nel diabete tipo 1 e non dipende dall’autoimmunità. Multiple alterazioni genetiche e fattori acquisiti (ambientali) sono responsabili di un deficit di insulina che in genere si associa ad una minore efficacia dell’insulina. Anche quest’ultima (insulino-resistenza) è causata da multiple alterazioni genetiche che interagiscono con fattori acquisiti. In questo tipo di diabete non c’è abbastanza insulina per far fronte alle necessità dell’organismo (carenza relativa di insulina).

Il diabete tipo 2 compare soprattutto dopo i 40 anni ma l’età di insorgenza si sta abbassando per la sempre maggiore diffusione dell’obesità anche fra i più giovani.

Fra i diabetici tipo 2 esiste un’estrema eterogeneità eziopatogenetica che si estrinseca in una variabile combinazione di deficit di secrezione insulinica e di insulino-resistenza. Entrambi i difetti trovano origine in anomalie funzionali in vari organi e tessuti quali il fegato, il muscolo scheletrico, il tessuto adiposo, l’intestino, il cervello e le cellule alfa e beta delle isole pancreatiche. Queste anomalie funzionali sono variamente combinate da soggetto a soggetto. Non è lontano dalla verità dire che ogni singolo paziente con diabete tipo 2 ha molte cause all’origine della sua malattia. In questo tipo di diabete un ruolo importante è esercitato dall’eccesso di peso corporeo che determina insulino-resistenza e influisce negativamente anche sulla secrezione dell’ormone. Gran parte dei soggetti con diabete tipo 2 ha eccesso di peso.

Il primo trattamento del diabete di tipo I autoimmune con insulina di origine bovina fu per un ragazzo nel 1922, mentre le sulfaniluree sono scoperte come ipoglicemizzanti nel 1942. La metformina che è il farmaco di elezione per il diabete tipo 2 fu introdotto in commercio nel 1962.

Man mano che crescono le conoscenze mediche della complessa biochimica sul diabete di tipo 2, ma anche di tipo 1, si sviluppano sempre più nuove molecole capaci di contrastare il diabete nelle varie fasi metaboliche. Da qui i nuovi farmaci come le tante forme di insuline, incretine, gli inibitori DPPP2, le glinidi, gli inibitori delle SLGT2 ed altri.

In questo post vogliamo mostrare quante più strutture di molecole di farmaci antidiabetici con i centri asimmetrici e le mappe elettrostatiche.

Nei prossimi post cercheremo laddove possibili le interazioni tra enzimi e farmaci del diabete.


Biguanidinici Glinidi Tiazolinedioni

Inibitori dell’enzima DPP4

Sulfoniluree

Agonisti recettori GLP1

Inibitori SGLT2

Inibitore dell’alfaglucossidasi