L’OMS la popolazione diabetica mondiale è crescita dai 108 milioni di casi del 1980 ai 422 milioni del 2014.
Di pari passo acquistano maggior peso i dolcificanti a zero calorie in una fascia di popolazione sempre più conscia dei rischi di una dieta ad alti livelli di consumo di zucchero.
La stessa tendenza all’obesità nel mondo ha portato alla ricerca e produzione di nuovi prodotti dolcificanti naturali o sintetici.
Mentre sono diminuiti i consumi di dolcificanti naturali classici, sono comparsi prodotti nuovi di origine sintetica e di origine naturale che usati in combinazione possono conferire gusti particolari, stabilità e costi contenuti, andando incontro così anche alla necessità di combattere l’obesità senza per questo deprimere i consumi di vari prodotti di largo consumo.
Il mercato globale del dolcificanti alimentari valeva quasi 86 miliardi di dollari nel 2020 e le proiezioni di crescita del mercato tra il 2021 e il 2026 parlano di una crescita media del 2,49% annuo.
La tendenza alla crescita dei dolcificanti o di sostituti degli zuccheri è legata sia alla maggiore consapevolezza che ai regolamenti che riducono il consumo di zuccheri da parte dei governi.
Questo a sua volta porta anche maggiore spesa nella ricerca sulla fisiologia e sui recettori del gusto dolce allo scopo di trovare nuove molecole di origine naturale o sintetica, o di trovare nuovi metodi di sintesi biotecnologica.
Ma il mercato dei dolcificanti è anche fortemente legato ai prodotti di fermentazione e di conserve alimentari, ai prodotti da forno per le proprietà organolettiche che conferiscono.
I vari dolcificanti si suddividono in varie classi.
Essi per fonte possono essere naturali e sintetici; per prodotto si possono avere Saccarina, Sucralosio, aspartame, neotame, acesulfame K, stevia, eritritolo e polioli; per forma possono essere solidi o liquidi.
Sono anche suddivisi per utilizzazione come bevande, prodotti da tavolo, farmaceutici, prodotti da forno.
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