Skip to content
Home » Chimica Organica » I farmaci antivirali del COVID-19 in Jsmol 3D

I farmaci antivirali del COVID-19 in Jsmol 3D

farmaci covid

Dopo un periodo in cui i farmaci antivirali non sono stati molto ricercati, l’emergere del Covid-19 ha riposizionato l’attenzione di governi e ditte farmaceutiche sulla spesa per farmaci covid capaci di bloccare l’epidemia.

Sebbene i vaccini contro il Covid-19 si siano dimostrati efficaci nel controllare la diffusione dell’epidemia ed evitare ospedalizzazioni e morti, c’è il bisogno urgente di farmaci covid antivirali che aiutino a combattere l’epidemia in una fase iniziale dell’infezione.

Ci sono alcuni farmaci covid antivirali ma finora devono essere amministrati in ospedale perché richiedono una somministrazione endovena. Essi sono amministrati spesso quando la malattia è già in una fase avanzata.

I medici vorrebbero avere a disposizione farmaci da prendere ai primi sintomi per bloccare la progressione della malattia.

Solo di recente si stanno sperimentando farmaci sull’essere umano che possano essere presi come le medicine più comuni senza richiedere l’ospedalizzazione.

Questi farmaci covid antivirali riducono la capacità del SARS-COV-2 di replicarsi nella cellula perché si inseriscono nella copia nuova del mRNA virale e simulano uno dei componenti del materiale genetico.

Quando il virus si riproduce il farmaco produce un accumulo di mutazioni nel RNA virale che crescono con la sua riproduzione fino a portare ad una impossibilità a riprodursi da parte del RNA.

Uno di questi farmaci covid che si sta sperimentando su pazienti è il Molnupiravir della Merck e dai dati si vede che questo farmaco “può ridurre ed eliminare il virus in pazienti malati di COVID in modo debole.

Dal momento che il Molnupiravir accelera la liberazione dal virus ci suggerisce che potrebbe essere utile non solo nel trattamento della malattia ma anche nel diminuire la possibilità della sua diffusione”

Un altro farmaco contro il Covid che si sta sperimentando è il PF-07321332 della Pfizer che può essere usato ai primi segni di infezione bloccando l’attività di un enzima chiave della replicazione del Coronavirus. Esso deve essere amministrato insieme ad una bassa dose di ritonavir, un farmaco antivirale usato per combattere le infezioni da HIV.

Un altro farmaco contro il Covid usato negli ospedali via endovena è il Remdesivir di cui si stanno sperimentando modificazioni che possano essere assunte in modo più comodo.

L’obiettivo di questi farmaci Covid antivirali è di impedire che il patogeno replichi senza però danneggiare le cellule dell’essere umano, cosa non semplice. E per fare ciò sono necessari tempi lunghi, personale altamente specializzato, strutture di alto livello e notevoli fondi.

Non sempre poi quei farmaci che si sono dimostrati attivi in una cultura cellulare sono poi efficaci sull’animale e/o sull’uomo.



Farmaco corticosteroide considerato standard per pazienti adulti con ossigenoterapia ricoverati gravi per Covid, capace di ridurre la mortalità. E’ uno steroide florurato della classe dei glucocorticoidi con attività antiemetica, antineoplastica, è immunosoppressore e antiinfiammatorio.
IUPAC: (8S,9R,10S,11S,13S,14S,16R,17R)-9-fluoro-11,17-diidrossi-17-(2-idrossiacetil)-10,13,16-trimetil-6,7,8,11,12,14,15,16-octoidrociclopenta[a]fenanthren-3-one


Remdesivir è un profarmaco che genera un composto analogo dell’adenosina trifosfato ed ha varie attività potenziali contro virus ad RNA. Viene metabolizzato nella sua forma attiva che compete con ATP nell’incorporazione nel RNA. In questo modo inibisce l’azione della RNA Polimerasi RNA dipendente giungendo alla fine della trascrizione del RNA e fine della produzione di RNA virale. Nome IUPAC 2-etillbutil (2S)-2-[[[(2R,3S,4R,5R)-5-(4-aminopirrolo[2,1-f][1,2,4]triazin-7-il)-5-ciano-3,4-diidrossioxolan-2-il]metossi-fenossifosforil]amino]propanoato


E’ un inibitore covalente reversibile che reagisce con un residuo di cisteina nella principale proteasi, la 3CL proteasi, del SARS-Cov-2. In questo modo impedisce alla principale proteasi di rompere le lunghe catene proteiche negli enzimi necessari per replicare il virus. Il nuovo farmaco Pfizer è somministrato insieme a basse dosi di , antivirale usato contro HIV perché accresce la quantità di PF07321332 nel sangue.
Negli studi animali non ci sarebbero rischi di sicurezza e non si sono avuti effetti collaterali alle dosi usate nella sperimentazione clinica


Molnupiravir
Questa molecola è il profarmaco idrossi propilestere della N4 idrossicitidina. Quando entra nell’organismo, diventa attiva la forma 5’trifosfato.
La forma attiva entra nel genoma dei virus ad RNA e porta ad una accumulazione conosciuta come Catastrofe da errore virale, con cui le eccessive mutazioni impediscono al virus di potersi del tutto replicarsi. Alla fine scompare.
Questa molecola inibisce la replicazione dei coronavirus umani e dei pipistrelli tra cui il SARS-Cov-2 nei topi e nelle cellule epiteliali delle vie aeree umane.
Il nome IUPAC della molecola è [(2R,3S,4R,5R)-3,4-diidrossi-5-[4-(idrossiammini)-2-oxoppirimidin-1-il]oxolan-2-il]metil 2-metilpropanoato.

Altri farmaci antivirali Covid-2

acido (2Z)-2-[(3R,4S,5S,8S,9S,10S,11R,13R,14S,16S)-16-acetyloxy-3,11-diidrossi-4,8,10,14-tetrametil-2,3,4,5,6,7,9,11,12,13,15,16-dodecaidro-1H-ciclopenta[a]fenantren-17-ilidene]-6-metilhept-5-enoico

5-fluoro-2-oxo-1H-pyrazine-3-carboxamide

(1R,2S,5S)-N-(4-amino-1-cyclobutyl-3,4-dioxobutan-2-yl)-3-[(2S)-2-(tert-butylcarbamoylamino)-3,3-dimethylbutanoyl]-6,6-dimethyl-3-azabicyclo[3.1.0]hexane-2-carboxamide

2-[1-ethylsulfonyl-3-[4-(7H-pyrrolo[2,3-d]pyrimidin-4-yl)pyrazol-1-yl]azetidin-3-yl]acetonitrile